Chiasmo
Scopo e Caratteristiche

testo - pag.1

     la storia
                      siamo noi
siamo noi
questo prato di aghi sotto il cielo
la storia
siamo noi
siamo noi
queste onde nel mare
la storia
siamo noi
siamo noi
che scriviamo le lettere
la storia
siamo noi
siamo noi
padri e figli
la storia
siamo noi
siamo noi
questo piatto di grano


 Da La storia siamo noi di F. De Gregori



 




 

                                  
                               

 

(prof. Pisani)


lessico - pag.1

Presenti le seguenti metafore:

prato di aghi sotto il cielo
onde nel mare
piatto di grano

(prof. Pisani)


guida - pag.1

Si propone l'ascolto della canzone La Storia siamo noi tratta dall'album Scacchi e tarocchi del 1985 di Francesco De Gregori,  uno dei cantautori più apprezzati nel panorama musicale italiano.
Come De Gregori stesso afferma "la storia è una specie di inno alla nostra necessità di essere parte consapevole dei tempi che viviamo". Essa è fatta soprattutto dal popolo e dalla gente comune che nella storia impegna la propria vita e rischia la propria esistenza.

Sapevi che "La storia siamo noi" ha anche dato il titolo alla celebre trasmissione RAI di approfondimento storico-giornalistico di Giovanni Minoli? Dal 1997 si ripercorre la storia del nostro paese attraverso servizi e documentari, dedicati ai grandi personaggi della storia, della politica, dello spettacolo e del costume italiani.

Il brano di De Gregori ha riscosso molto successo ed è entrato anch'esso di diritto nella "storia" della nostra cultura e della nostra musica.

In questa poesia- canzone di argomento sociale e filosofico sono presenti diverse figure retoriche, riesci a riconoscerle?

Di seguito il testo originale.

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione,
nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi,
siamo noi queste onde del mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.

E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.

Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi,
siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere,
tutto da perdere.

E poi la gente,
perché è la gente che fa la storia,
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.

La storia siamo noi,
siamo noi padri e figli,
siamo noi, Bella Ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.

La storia siamo noi,
siamo noi questo piatto di grano.

(prof. Pisani)


teoria - pag.1

CARATTERISTICHE

                                                 SCOPO

Dal greco chiasmòs, derivato a sua volta dalla lettera dell'alfabeto greco χ - chi -, che illustra graficamente la disposizione incrociata dei suoi elementi consiste nel disporre, in forma di incrocio, gli elementi di una frase.

È un parallelismo capovolto in cui i due elementi del discorso, concettualmente paralleli, sono disposti in ordine inverso.

La corrispondenza degli elementi disposti in ordine inverso può riguardare sia il piano grammaticale che quello semantico.


Il chiasmo può essere

  • piccolo: quando sono posti in corrispondenza parole o sintagmi; "Le donne (A), i cavallier (B), l'arme (B1), gli amori (A1) (L. Ariosto, L'Orlando furioso, canto I)

 

  • grande: quando sono poste in corrispondenza intere frasi

"Questa voce sentiva

gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita

sentiva querelarsi ogni altro male".

(U. Saba, La capra)

 

  •  semplice: quando gli elementi disposti specularmente tra di loro hanno la stessa funzione sintattica nei due membri;

"…con tonfi spessi e lunghe cantilene…"
(G. Pascoli, Lavandare, v. 6 da una parte tra i due sostantivi, e dall'altra tra i due aggettivi:);

"torrei le donne giovani e leggiadre: le vecchie e laide lasserei altrui

(C. Angiolieri S'i' fosse fuoco vv 13-14 con i verbi agli estremi e i complementi al centro)

 

  • complicato: permutazione nell'ordine delle parole con capovolgimento di senso: 

Esempi:

Chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane

(incrocio semantico con parallelismo sintattico e specularità delle corrispondenze di significato);

Se è caldo raffreddalo e riscaldalo se è freddo

(incrocio sintattico con specularità delle funzioni sintattiche e parallelismo delle corrispondenze di significato).

  • Rompe il normale parallelismo delle parole creando un incrocio immaginario tra due coppie di parole, in versi o in prosa, secondo il modello A, B, B1, A1.
  • Rende più efficace la descrizione
  • Evidenzia gli elementi con cui viene esposto il concetto
  • Tende a riprodurre l'immagine del fenomeno (Tateo, Enciclopedia Dantesca)


(prof. Pisani)


esercizi - pag.1

Esercizio n. 1

Specifica la tipologia di chiasmo presente nei seguenti testi di canzone.

Voglio trovare un senso a questa vita
anche se questa vita un senso non ce l'ha
Un senso di Vasco Rossi

E mano nella mano dove andiamo si vedrà
Il sogno va da sé, regina io e tu re
Sincerità di Arisa

Dico quel che penso, faccio quello che dico

Favola di Adamo ed Eva di Max Gazzè

Si può amare da morire, ma morire d'amore no

Le ragazze di I Neri per caso

Non è mica da questi particolari
che si giudica un giocatore
Un giocatore lo vedi dal coraggio,
dall'altruismo e dalla fantasia.
La leva calcistica della classe ‘68 di F.De Gregori

Amore mio mio amore
Amore Mio di D. Silvestri

Che male c'è

Che c'è di male

Che male c'è di P. Daniele

(prof. Pisani)


esercizi - pag.2

Esercizio n. 2

Ricerca almeno cinque chiasmi presenti nei testi della nostra tradizione letteraria come negli esempi

PROSA:
 Una sera ella glielo disse, mentre gli uomini sonnecchiavano nell'aia, stanchi della lunga giornata e i cani uggiolavano per la vasta campagna nera:-Te voglio! Te che sei bello come il sole, e doce come il miele. Voglio te!

(Da La Lupa, Vita di campi, di G. Verga)

POESIA:
Ma nel cuore
nessuna croce manca

È il mio cuore
il paese più straziato

(Da San Martino del Carso, L'Allegria-sez. Il porto sepolto di G. Ungaretti)

(prof. Pisani)

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